Consigliere
Marco Drago
Valore aggiunto per Crescita
- Comprende pienamente e condivide i valori propri di un gruppo familiare italiano di successo
- Ha guidato con successo un gruppo editoriale di medie dimensioni fino a diventare un gruppo conglomerato internazionale che opera come player globale e compete con i maggiori gruppi multinazionali
- Grande esperienza nella selezione di società target e nella gestione di operazioni di M&A secondo una strategia industriale coerente, solida e sostenibile
- Vasta rete di relazioni nei settori dell’industria e della finanza
Curriculum Vitae
Dal 1997 Marco Drago è presidente di De Agostini SpA, uno dei maggiori gruppi a conduzione familiare in Italia. Durante questo periodo ha indirizzato l’azienda in una fase cruciale del suo sviluppo da pura casa editrice a un conglomerato diversificato globale.
In qualità di amministratore delegato del gruppo editoriale durante gli anni ’80 e ’90 è stato il punto di riferimento alla base della crescita eccezionale vantata in Italia e specialmente all’estero. Dal 2000, ha guidato l’espansione del gruppo nel settore delle lotterie e del gaming con Lottomatica / Gtech (recentemente rinominata IGT dopo la quotazione sul NYSE); nel settore media e comunicazioni con Atresmedia in Spagna (con il Gruppo Planeta) e Zodiak Media / Banijay nell’incubatore di contenuti TV (Magnolia in Italia); nel settore assicurativo con Toro Assicurazioni, successivamente venduto al Gruppo Generali; e nel settore finanziario con DeA Capital (quotata alla Borsa di Milano).
E’ anche vice-presidente di Planeta De Agostini e nel CdA di IGT, Atresmedia, DeA Capital, De Agostini Editore e S.Faustin (Gruppo Techint).
Si è laureato in economia e commercio presso l’Università Bocconi di Milano nel 1969. Ha cominciato la sua carriera nella società di famiglia Istituto Geografico De Agostini. Dopo aver ricoperto le cariche di direttore generale e consigliere delegato, subentrò ad Achille Boroli come presidente di De Agostini SpA. Drago ha ricevuto importanti riconoscimenti come «Bocconiano dell’anno» nel 2001 e «Cavaliere del Lavoro» nel 2003.